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 13 - 14 aprile

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MessaggioTitolo: 13 - 14 aprile   13 - 14 aprile Icon_minitimeDom Apr 13, 2008 1:52 pm

Qualcuno sa i vari programmi elettorali? Question
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MessaggioTitolo: Re: 13 - 14 aprile   13 - 14 aprile Icon_minitimeDom Apr 13, 2008 1:54 pm

questa mattina ho ricevuto questa email da un sacerdote:



I fondamenti
I valori che non si possono «saltare»


Aborto, famiglia, eutanasia, testamento biologico, unioni di fatto, “generi”: i temi di rilievo etico decisivo sono affrontati con approcci molto diversi dalle parti in lizza.
Per un credente, la scelta elettorale impone di confron¬tarsi coi valori fondamentali che ispirano i programmi prima che con le singole opzioni in materia economica e sociale. Bisogna fare i conti con le scelte esplicitate, ma anche con le omissioni e i silenzi. Va riconosciuta una ge¬rarchia nei valori, e quindi nel 'peso' sulla decisione, che impone di attribuire un peso determinante ai principi immediatamente riconducibili alla legge morale natura¬le. La ferita inferta a uno di essi non può trovare compen¬sazione in una proposta condivisibile in altra materia, fosse anche di elevato valore sociale. La legge morale na¬turale, come ricorda il Catechismo «indica le norme pri¬me ed essenziali che regolano la vita morale». (n. 1955).
«Presente nel cuore di ogni uomo e stabilita dalla ragione, ... è universale nei suoi precetti e la sua autorità si estende a tutti gli uomini. Esprime la dignità della persona e pone la base dei suoi diritti e dei suoi doveri fondamentali» (n.
1956). «Opera molto buona del Creatore, ... fornisce i soli¬di fondamenti sui quali l’uomo può costruire l’edificio delle regole morali che guideranno le sue scelte. Essa po¬ne anche il fondamento morale indispensabile per edifi¬care la comunità degli uomini» (n. 1959).


Partito democratico
Poche ambigue parole - Avanti col “gender” e la 194


All’interno del Pd, sui temi 'e¬ticamente sensibili', cioè sul¬le questioni che interpellano la visione antropologica, l’idea di uo¬mo, abbiamo assistito nella legislatu¬ra appena conclusa, a discussioni al calor bianco. Il tempo dedicato a di¬scutere di Pacs, Dico, Cus, 194, testa¬mento biologico, staminali ha supe¬rato quello dedicato ad ogni altro ar¬gomento. Di tale attenzione, da talu¬no interpretata come vero e proprio accanimento, le tracce approdate nel programma elettorale non sono mol¬te. Una laconicità che, priva di spie¬gazione, non può non porre interro¬gativi. Si è scelto di rinunciare a pro¬poste che si sono scontrate contro il sentire di gran parte della popolazio¬ne, oppure è una dissimulazione si¬mile a quella di fatto operata due anni fa col programma dell’Unione, analogamen¬te destinata a scoppiare qualora il Pd prevalesse?
Nel programma i punti che trattano di temi 'sen¬sibili' sono ambigui.
Punto 2c: «La regolamen¬tazione pubblica ... è chia¬mata a giustificare il perché di divieti, ostacoli, strettoie che si frappongono fra la libertà individua¬le e l’effettivo perseguimento del pro¬getto di vita di ciascuno. Ma è giusto rimuovere quei vincoli – e sono tanti – la cui giustificazione ormai non è più sostenibile»: ma la libertà non e¬siste al di fuori del quadro di regole entro cui si esercita, per cui è impro¬prio parlare di «divieti, ostacoli, stret¬toie »; nulla deve impedire la realizza¬zione della persona, in una prospet¬tiva però congruente col bene suo e della società. In altra direzione sareb¬be errato parlare di libertà, ma questo è viceversa il grimaldello di tutte le ri¬vendicazioni pseudo-libertarie.
Ai punti 4c e 4d vengono dichiarati gl’impegni in favore del testamento biologico e del «riconoscimento giu¬ridico dei diritti, prerogative e facoltà delle persone stabilmente conviven¬ti, indipendentemente dal loro orien¬tamento sessuale», senza alcun det¬taglio ulteriore. Si tratta di impegni in qualche modo apodittici, che potreb¬bero avere sviluppi anche preoccu¬panti. Al punto 6b3, nell’ambito del¬le proposte in favore dell’occupazio¬ne femminile si propone una «legge sull’eguaglianza di genere nel merca¬to del lavoro, come in Spagna, e pun¬teggi più elevati nelle graduatorie per gli appalti alle aziende che rispettano la parità di genere». E così l’ideologia del 'gender', apertamente contra¬stata dalla dottrina cattolica, fa uffi¬cialmente capolino.
Alla Legge 194 è dedicato il punto 6n. All’inizio si di¬chiara: «Il dramma dell’a¬borto è una esperienza che le donne vogliono e¬vitare. Devono essere aiu¬tate a farlo, attraverso un più vigoroso impegno e il potenziamento delle strut¬ture sanitarie pubbliche e del volontariato. L’accoglienza della vita è un valore per la società e va fa¬vorita e promossa con azioni specifi¬che a sostegno delle donne», prose¬guendo con la rivendicazione per la 194 di essere «legge equilibrata», con l’impegno ad un’attuazione in tutte le sue parti. Apprezzabile l’enunciazio¬ne di partenza, ma circoscrivere alle donne, senza citare neppure in que¬sta circostanza la famiglia quale refe¬rente per le azioni di promozione del¬la vita, evidenzia come il vizio ideolo¬gico che ha condizionato l’applica¬zione unilaterale della legge non sia ancora superato. Non si parla di ag¬giornamenti, né di 'tagliandi'.
Popolo della libertà
Quoziente familiare e aiuto alle gestanti in difficoltà

Sui valori fondamentali, sul¬l’idea di famiglia e di so¬cietà, appaiono evidenti i rimandi del programma del PdL alla visione tradizionale cristia¬na.
Il testo, peraltro molto sintetico, usa una terminologia esplicita e diretta, che non lascia spazi ad ambiguità né margini a frainten¬dimenti.
Tra le 'sette missioni per il futu¬ro dell’Italia' – titolo generale del programma –, la seconda, deno¬minata 'Sostenere la famiglia, dare ai giovani un futuro' parte con la netta affermazione che «la famiglia è al centro del nostro programma; per noi la famiglia è la comunità naturale fondata sul matrimonio tra uomo e don¬na ». A tale enunciazione fa seguito l’indicazione di una serie di misure con le quali ci si prefigge, nell’arco della legisla¬tura, di dare sostanza all’impegno. Tra di es¬se la «graduale e pro¬gressiva introduzione del 'quoziente familiare' che tiene conto della com¬posizione del nucleo familiare»; un «'piano casa' per costruire al¬loggi per i giovani e per le fami¬glie »; la «reintroduzione del 'bo¬nus bebè' per sostenere la nata¬lità ». Vi è poi l’enunciazione del¬l’impegno a sostenere le «fami¬glie per una effettiva libertà di scelta educativa tra scuola pub¬blica e scuola privata». Il pro¬gramma del PdL dichiara anche la volontà di stabilizzare il 'cin¬que per mille', applicandolo «a favore di volontariato, non-pro¬fit, terzo settore». In relazione al fondamentale ruolo sociale assunto da quest’ultimo, si propo¬ne la «riforma del libro primo del Codice Civile» (dal titolo: 'Delle persone e della famiglia', Ndr). Sempre nel capitolo dedicato al¬la famiglia si affronta anche il te¬ma dell’aborto, in relazione al quale si sancisce l’impegno al «ri¬lancio del ruolo di prevenzione e di assistenza dei consultori pubblici e privati e, d’intesa con le Regioni, individuazione delle risorse finanziarie necessarie a garantire credibili alternative al¬l’aborto per la gestante in diffi¬coltà ». Subito dopo si dichiara l’«esclusione di ogni tipo di leg¬gi che permettano o comunque favoriscano pratiche mediche assimilabili all’eutanasia».
Tra gli obiettivi del terzo ca¬pitolo, 'Più sicurezza, più giustizia', si dichiara di voler procedere all’'i¬stituzione del Tribu¬nale della famiglia, per garantire i diritti fondamentali dei componenti del nu¬cleo familiare'.
In materia di Sanità – af¬frontata nel capitolo 4, 'Servizi ai cittadini' – si afferma l’intenzione di realizzare la «riforma della Legge 180 del 1978 (meglio nota come Legge Basa¬glia, Ndr) in particolare per ciò che concerne il trattamento sa¬nitario obbligatorio dei minora¬ti psichici»: non vengono peral¬tro fornite indicazioni sulla dire¬zione e sugli obiettivi di tale rifor¬ma. Subito dopo si sottolinea la volontà di attuare la «legge con¬tro le droghe e potenziamento dei presidi pubblici e privati di prevenzione e di recupero delle tossicodipendenze».


SINISTRA ARCOBALENO
Valori cattolici: il vero bersaglio


Il dettaglio del corposo programma de 'la Sinistra l’Arcobaleno' tiene fede al titolo con cui si presenta: 'Fai una scelta di parte'. È infatti un repertorio completo delle proposte estreme di stampo laicista,libertario. Si parte così col sottolineare la 'laicità' quale «punto fondante di scelte politiche che vanno nella direzione dell’estensione dei diritti civili, del contrasto a ideologie e comportamenti razzisti e omofobici». All’inizio del secondo capitolo viene così scandita: «Laicità è: nessuna imposizione per legge di una concezione, di un’etica, di un valore come i soli legittimi e indiscutibili; riconoscimento delle differenze quale fondamento della convivenza». E subito a seguire, con un raccordo manifestamente mistificante, si caldeggia l’applicazione estremizzata della Legge 194, senza alcun riconoscimento all’impegno di prevenzione (che non sia quello della contraccezione). A seguire, in crescendo, si propone il «riconoscimento pubblico delle coppie di fatto», l’«uguaglianza sostanziale dei diritti delle persone lesbiche, gay e transessuali», quindi «una nuova legge sulla fecondazione assistita», il «testamento biologico». Nel paragrafo titolato 'contro la violenza alle donne' si prospetta un intervento legislativo per «la formazione all’uguaglianza dei generi fin dalla scuola primaria». Si indica poi l’intenzione di varare il 'divorzio breve', accessibile dopo un anno di separazione, o anche immediatamente se non ci sono figli.

Unione di centro
Scelte fondamentali nel segno della Dottrina sociale


« L’Unione di Centro ri¬vendica con orgo¬glio la sua natura di partito laico di ispirazione cristia¬na che fa riferimento alla dottrina sociale della Chiesa e informa la sua azione ai principi del bene comune, della solidarietà e della sussidia¬rietà, applicati alla moderna so¬cietà »: è questo il paragrafo intro¬duttivo al programma dell’Udc, le cui enunciazioni ricevo¬no coerente seguito nella premessa, con la riven¬dicazione del «rispetto della vita, dal concepi¬mento alla morte natura¬le » e, a seguire, del «ri¬spetto della persona u¬mana », della «libertà reli¬giosa, con particolare con¬siderazione per la nostra i¬dentità cristiana, frutto della storia e della tradizione italiana», della «fa¬miglia, intesa come società natura¬le fondata sul matrimonio di un uo¬mo e una donna», sul «rispetto del¬la libertà di educazione dei genito¬ri », e su quello delle «comunità in¬termedie tra lo Stato e il cittadino, con particolare riguardo alle autonomie locali e alle associazioni di volontariato». Il IV capitolo, deno¬minato 'Famiglia e affari sociali', parte dall’enunciazione dell’impe¬gno al «riconoscimento alla fami¬glia del ruolo di soggetto tributario», con «bonus e detrazioni per attività del nucleo familiare in proporzio¬ne al numero di componenti ... In¬cremento degli assegni familiari per ogni figlio a carico». Sulla Leg¬ge 194 si afferma la condivi¬sione della «moratoria sull’aborto in sede inter¬nazionale ... può essere migliorata nella parte relativa alla prevenzio¬ne e ai consultori fami¬liari e adeguata al pro¬gresso della ricerca scien¬tifica ». Si dichiara l’inten¬zione di destinare stabilmen¬te il 5 per mille «a favore delle ini¬ziative del terzo settore secondo la libera scelta del contribuente». Nel capitolo 'Scuola e giovani' si parla di rifondazione della scuola da at¬tuare anche con la «garanzia della li¬bertà di educazione della famiglia attraverso la graduale introduzione del 'buono scuola'».

LA DESTRA
Consultori e castrazione


Dichiarazioni nette e sempre perentorie, quali c’è da aspettarsi da una forza politica che fa dell’identità propria e nazionale uno stendardo da innalzare orgogliosamente. In premessa si riconosce «la famiglia come cellula fondamentale del più vasto corpo sociale». Ci si prefigge di «promuovere la libertà e il dialogo tra le religioni ... scongiurando il rischio concreto di una perdita dei valori profondi della nostra civiltà – che è romana e cristiana, e affonda le sue radici nel diritto naturale –». Nel paragrafo intitolato 'Valori' si afferma «Per noi la Vita è Sacra. Senza dubbi né esitazioni. Al centro della nostra proposta politica vi è la Persona, dal concepimento alla morte, con i suoi diritti e la sua dignità». Subito dopo si dichiara l’intenzione di rivedere l’applicazione della Legge 194 allo scopo di «rendere efficace la parte sulla 'prevenzione'». Si dichiara l’impegno «al fine di rendere effettiva la Difesa della vita dal 'concepimento' e non, in termini equivoci, 'dall’inizio' come è oggi». Coerentemente si vuole che i consultori siano trasformati «in luoghi di sostegno e orientamento alla vita e non all’interruzione volontaria di gravidanza». Tra le misure proposte nel capitolo 'Sicurezza e immigrazione' c’è la «castrazione chimica per i pedofili». Tra le misure per la 'lotta al caro vita', nel capitolo omonimo, si cita l’introduzione del «quoziente basato sul reddito familiare complessivo delle famiglie come criterio di base per il prelievo fiscale, in ragione anche della presenza di disabili e anziani a carico del nucleo familiare».


Lista Ferrara
Aborto: combatterne le cause e sostenere la maternità


Già il nome 'Aborto no grazie' esplicita l’obiettivo diretto e circoscritto perseguito dalla lista promossa dal direttore de Il Foglio. Senza contestare la legittimità della legge sul¬l’aborto, la lista si prefig¬ge di correggere gli ele¬menti che hanno reso la Ivg una pratica diffusis¬sima e, nella mentalità corrente, quasi assimila¬ta alla contraccezione e addirittura un «diritto». Ec¬co quindi l’impegno a dare se¬poltura «a tutti i bambini abortiti ... in qualunque fase della gestazione». Il divieto all’«introduzione della pil¬lola abortiva Ru486». Non deve poi esserci dubbio sul dovere di riani¬mare i neonati a prescindere da al¬cuna autorizzazione. Si prefigge di «emendare l’articolo 3 della Costi¬tuzione » e promuovere un emenda¬mento alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo: i diritti fondamen¬tali debbono valere «dal concepimento fino alla morte naturale». Difesa di un’interpretazione ri¬gorosa della Legge 40 sulla fecondazione assi¬stita, moratoria sulla ri¬cerca con le cellule sta¬minali embrionali; agen¬zie regionali per le adozioni: sono altre misure indicate co¬me prioritarie.
Si vuole dare concreto sostegno alla maternità con le modalità del “Pro¬getto Gemma” sovvenzionando il Movimento per la Vita e potenzian¬do la rete dei consultori e dei Centri di aiuto alla vita.

Avvenire, 11 aprile 2008, pag. 7
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